On the road...

Ciao a tutti,
penso che la riflessione posta da Francesco (dopo tutto alla sua età -vai zio francè-.. si sviluppa una certa maturità ) sia giusta e che il blog sia solo il pretesto che evidenzia un "punto debole" del gruppo.
Nel genere di ricerca che compie ognuno di noi E' naturale che ci siano sprazzi di individualità, ma per crescere (sò che è una parola banale e pretenziosa da quinta elementare, ma dopo tante cazzate ho capito che ha un suo valore ) bisogna sempre confrontarsi con gli altri e condividere idee, momenti, riflessioni, senza sprecare le occasioni che si presentano. Il mio non è un discorso di carriera, lavoro, soldi ecc, parlo di creare stimoli, proporre idee nuove, lo stare insieme (anche per fare cavolate! vedi matteo s. e andrea a. che si picchiano lungo un fiume, che spettacolo!) per sentirsi veramente vivi e liberi! Cazzo se mi ricordo quando sono partito per andarmi a vedere la mia prima Biennale (anche la penultima dove ho fregato una tartaruga in un'installazione ai giardini!), o il primo indipendent day festival a bologna (notevole: NOFX, No use for a name, punkreas e meganoidi!) o il primo wisky durante un blues di bob dylan!
Chiudo citando il mio maestro ideale:
"Avevamo altro e più lungo cammino da percorrere, ma non importa, la strada è vita". (on the road, J. Kerouack)
Chi ha il coraggio di viverla veramente questa strada?

Carlo

How many roads must a man walk down
Before you call him a man?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind

(Blowin in the wind, Bob Dylan )