giovedì, aprile 26, 2007

Riflessioni mattutine sullo stato del blog e delle attività collaterali del gruppo

Eccomi qua, mentre aspetto di partire per Milano, a leggere la posta e dare un'occhiata al blog tanto per sapere se qualcuno ha aggiunto qualcosa, un'idea un pensiero o una sciocchezza qualsiasi... Niente, tutto tace, tutti rinchiusi dentro sé stessi e con poca o nulla voglia di dialogare con gli altri.

E' una riflessione che faccio da qualche tempo, e che condivido con Matteo e Carlo. Il blog, così come il gruppo, stenta a decollare, almeno per la maggioranza di coloro che ne fanno parte e che vi partecipano. Eppure di cose da fare ce ne sarebbero tante: il concorso "fotograffitismi" (chi vi ha partecipato?), il concorso sulla sicurezza stradale (quando ci cominciamo a lavorare?), mostre e concorsi vari da ora a dicembre (alcuni con scadenza prossima), per non parlare della visita a Firenze per conoscere i ragazzi del Malpensante.

A questo proposito, vorrei esprimere la mia delusione per non aver saputo cogliere al volo l'occasione dei prossimi giorni di festa (da sabato a mercoledì compresi fanno 5, dico 5, giorni...) per organizzare la trasferta a Firenze e trascorrerli (certo non tutti, ma almeno un paio si poteva) in compagnia nostra e loro.

Credo che il guaio peggiore del gruppo sia proprio questa apatia strisciante che porta i più all'immobilismo, in attesa che qualcun'altro si faccia venire l'ennesima idea, l'ennesima provocazione, l'ennesimo tentativo di coinvolgimento in progetti che raramente riescono a prendere corpo.
Forse dovremmo parlarne un po' tra noi, prima che le vacanze o altri impegni, facciano diventare anche la possibilità di stare assieme una cosa difficile da realizzare.

Ci si vede venerdì a lezione.


Francesco

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

come sempre diretta...
sinceramente sono stufa di sentire questi discorsi,a volte matteo a volte francesco.basta.è il nostro argomento principale dire quanto poco si scrive nel blog,quanto apatici siamo (cosa che non condivido tra l'altro).sinceramente e per fortuna riesco ad avere un dialogo vocale con quasi tutti e non sento la necessità di dover scrivere come dite voi pensieri o qualsiasi altra cosa nel blog.
potete anche capire che magari non per tutti è il mezzo comunicativo ideale.maf

8:21 PM

 
Anonymous Anonimo ha detto...

Come dice Carlo tra le righe del post che ha pubblicato, un gruppo è tale se esiste un minimo di condivisione, non solo 4 sporadiche chiacchiere quando lo vuole il cielo. Altrimenti non credo si possa parlare di "gruppo", ma di individualità che si incontrano e si scontrano, ma che poi proseguono ciascuna lungo la propria strada. Ovvio che non si deve necessariamente diventare una sorta di grande famiglia, con i suoi riti e le sue "normali" ipocrisie, ma certo avere la possibilità di trascinare ed essere trascinati in cose inaspettate o in progetti interessanti richiede una certa (e, mi si permetta l'azzardo) assidua frequentazione. Il blog è ovvio che è solo un pretesto, un mezzo tra gli altri, e non deve diventare un luogo di incontro privilegiato ma solo uno strumento per far arrivare la propria voce contemporaneamente a più persone, soprattutto quando si vive lontani e pieni di cose da fare. Anche questo, comunque, come ogni altro strumento che si ha a disposizione, rischia di diventare sterile se non lo si usa con un certo spirito. Il post che ho pubblicato non voleva quindi essere l'ennesima pippa su "quanto si usa poco il blog": è uno sport che non mi è mai piaciuto e meno che mai mi interessa praticare, specie alla mia veneranda età. Ribadisco: credo sia soprattutto una la questione che alcuni di noi dovrebbero cominciare ad affrontare e risolvere, non solo per il gruppo ma soprattutto per sé stessi: di occasioni ce ne sarebbero tante, ma quanti tra di noi hanno davvero la voglia di concretizzarle?

Francesco

2:18 PM

 

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