Progetto CAMPAGNAROMANA
di Stalker-Osservatorio Nomade
Inaugurazione
20 maggio 2007
ore 12:00
Palazzo Chigi-Ariccia
Il 20 maggio nel cortile di Palazzo Chigi di Ariccia inaugura l’installazione Oltrecittà, restituzione visiva del progetto di ricerca campagnaromana di Stalker-Osservatorio Nomade promosso dall’Assessorato all’Ambiente e dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Roma. L’evento si realizzerà anche grazie alla collaborazione della Soprintendenza di Palazzo Chigi, del Comune di Ariccia e del Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani.
L’installazione è composta da 128 fotografie, pensate in coppie di immagini che identificano 64 emergenze, ovvero fenomeni puntuali di trasformazione individuate, nel territorio attraversato della Campagna Romana, durante la prima fase del progetto ROAMING, oltrecittà realizzata dal 10 al 15 luglio 2006. Otto gruppi formati da urbanisti: Sandro Bisà, Michele Brunello, Simone Capra, Donatello De Mattia Pau Faus, Alessandro Floris, Iacopo Gallico, Caterina Padoa Schioppa e Salvatore Porcaro, fotografi quali Cristina Bisà, Francesco Cicconi, Domenec, Danilo Donzelli, Stefano Graziani, Alberto Novelli, Andrea Panzironi, Andrea Pertoldeo, Emanuele Piccardo, Hugues Roussel, Claudio Sabatino, Carmelo Ucchino e scrittori come Roberto Carvelli, Marco Mantello, Giulio Mozzi, Lorenzo Pavolini e Carola Susani. Insieme a studenti di varie università europee hanno camminato lungo otto direttrici radiali della Campagna Romana raggiungendo Roma in cinque giorni.
L’installazione Oltrecittà è il risultato di questa ricerca e diventa un dispositivo interattivo e ludico che permette al visitatore di fare esso stesso esperienza dei luoghi attraversati.
Le Fotografie danno forma ad un percorso visivo che vuole evidenziare la trasformazione in atto del rapporto tra Roma e la Campagna Romana. Una trasformazione che rappresenta - urbanisticamente, socialmente ed economicamente - la definitiva metamorfosi della città di Roma e del suo territorio in qualcosa di cui ancora
non si conoscono contorni e contenuti.
Queste dinamiche ancorché caotiche stanno iniziando a configurare una realtà territoriale emergente, non pianificata ma autodeterminante, dai confini e dagli esiti incerti, a cui gli Stalker hanno dato la denominazione transitoria di “Oltrecittà”: realtà che necessita nuove modalità di indagine, di gestione e di progettazione del territorio.
Quello che si presenta è il primo tentativo di dar vita ad un’ immagine e ad un immaginario del nuovo organismo post urbano della Campagna Romana. Una prima mappa dell’Oltrecittà che faccia percepire agli abitanti e agli amministratori l’inedita geografia di questa realtà in fieri, che possa aiutarli ad orientarsi nella trasformazione. La mappa di un nuovo territorio di cui c’è ancora da elaborare diritti e doveri di cittadinanza,valori e comportamenti da condividere.
OLTRECITTA’
installazione di Stalker - Osservatorio Nomade
a cura di Gaia Cianfanelli
coordinamento tecnico di Camilla Sanguinetti
allestimento di SPSystema
INFO:
Oltrecittà
Palazzo Chigi – Ariccia
20 maggio/18 giugno
orari: sab-dom 10.00-12.30 / 15.30 – 18.00
lunedì chiuso
mart-ven 10.00 – 13.00 / 15.30 – 19.00
Verso una nuova dimensione urbana
Sempre più persone lasciano la città, scacciate dai costi insostenibili o desiderose di
un'altra qualità della vita. Secondo i dati ISTAT il comune di Roma ha perso 187.104
abitanti nel decennio 91/01 (6,8 % della popolazione), nonostante l'immigrazione
dall'estero. Se si considera il contestuale aumento della popolazione residente nel
territorio extraurbano interno al comuna di Roma (+73.410 ab.) ad aver lasciato la città,
quella fatta di centro, quartieri consolidati e periferie, sono circa 260.000 persone.
Dalla città antica, i Rioni, sono partiti in 30.500, da quella consolidata, i Quartieri,
225.924, e anche dai suburbi qualcuno è andato via (-3.812). I Comuni della Prima
e Seconda fascia attorno a Roma hanno accolto complessivamente 116.951abitanti,
con degli aumenti percentuali di popolazione impressionanti: Ardea +58,5%, Ladispoli
+55,1%, Labico +50,1%, Anguillara + 41,2%, Cerveteri e Gallicano +29,8%.
Il processo in atto è un processo dirompente e instabile che abbisogna di essere
riconosciuto e guidato perchè le forze omogeneizzanti della urbanizzazione diffusa
non abbiano il sopravvento sulla diversità biologica e culturale del fragile territorio che
stanno investendo rischiando di portare l'intero sistema al collasso.
l’Oltrecittà
Dietro tale fenomeno ci sono complesse dinamiche sociali ed economiche, molte comuni
a tutte le grandi aree urbane e legate a processi globali di trasformazione, altre
invece specifiche, legate al territorio e alla sua storia, come ad esempio la grande
qualità storico - ambientale della Campagna Romana e la ben più solida infrastrutturazione
ferroviaria regionale, nove direttrici ferroviarie escono dalla città, a confronto
delle due sole linee metropolitane che la attraversano.
E così, sotto gli occhi di tutti ma nella distrazione generale, la campagna viene invasa
da infrastrutture, residenze, grandi aree commerciali, centri d'eccellenza, servizi,
parchi a tema, l'immigrazione emigra e raggiunge i piccoli borghi e li ravviva, generando
nuovi conflitti, la campagna per sopravvivere incassa sussidi, cerca di farsi
parco, produce biologico e accoglie turisti. Una trasformazione del rapporto tra Roma
e la Campagna Romana, senza precedenti. Una trasformazione che rappresenta
- urbanisticamente, socialmente ed economicamente - la definitiva metamorfosi della
“città eterna” e del suo territorio in qualcosa di cui ancora non si conoscono contorni
e contenuti.
Come chiamare tale fenomeno di appropriazione e risignificazione che l'urbanità diffusa
fa dei paesaggi rurali e naturali?
Come cercare di comprendere e rappresentare questo esteso territorio investito da
processi materiali e immateriali di metropolizzazione?
Come capire se su questo terreno si sta configurando una nuova “costituzione” sociale
e culturale dell'individuo?
Quello a cui stiamo assistendo è il definitivo tracollo della civiltà urbana, afflitta da
gigantismo e divenuta ormai ecologicamente insostenibile? O tali segnali possono
essere interpretati come il possibile emergere di una nuova dimensione dell'abitare,
complessa e sostenibile, al di là della storiche contrapposizioni tra società urbana e
rurale, tra vivere nomade e sedentario. Possono, cioè, tali segnali di cambiamento
indicare una possibile via di fuga dall'insostenibilità della vita urbana, verso un nuovo
modello abitativo, un modello integrato che possa, attraverso la propria complessità,
trovare un equilibrio sostenibile tra uomo e ambiente, tra civiltà e natura?
Queste dinamiche ancorchè caotiche stanno iniziando a configurare una realtà territoriale
emergente, non pianificata ma autodeterminante, dai confini e dagli esiti incerti,
a cui abbiamo dato la denominazione transitoria di “Oltrecittà”.
Realtà che necessita nuove modalità di indagine, di gestione e di progettazione del
territorio.
L’esplorazione dell’Oltrecittà
Dal 10 al 15 luglio 2006 più di cento persone hanno attraversato, lungo otto direttrici
radiali, la Campagna Romana dirigendosi a piedi verso Roma. Punti di partenza le
stazioni ferroviarie sulle diverse direttrici regionali raggiungibili con unora di treno dal
centro città: Civitavecchia, Bracciano, S.Oreste, Subiaco (treno + bus), Colleferro,
Velletri, Anzio, Fiumicino. Ogni gruppo esplorativo - costituito da un urbanista, uno
scrittore, un fotografo, ricercatori e studenti di diverse discipline dalle università di
Roma, Venezia, Barcellona, Delft e N. Y. - ha impiegato cinque giorni di cammino per
raggiungere il campo base presso Valle Giulia nella Villa Borghese a Roma, dove in
una notte gli otto gruppi hanno raccontato a caldo le loro esperienze.
Abbiamo scelto la forma dell'esperienza collettiva alla deriva attraverso il territorio da
investigare come momento iniziale e quasi “iniziatico” del progetto di ricerca e azione
sull”Oltrecittà”, convinti che questa pratica di camminare attraverso, che da più di
dieci anni chiamiamo Stalker, sia utile nello stabilire un rapporto diretto ed immediato,
privo di presunzioni e pregiudizi con il territorio in trasformazione, perchè fa del ricercatore
l'osservatore partecipe della realtà e del suo divenire.
Abbiamo voluto iniziare con un percorso attraverso questa incerta realtà in fieri senza
affidarci alle mappe del conosciuto, per cercare tracce e segnali del cambiamento,
cogliere attriti e mutamenti in atto lungo le linee di confine tra le identità territoriali e
culturali in gioco.
Insorgenze
E' questa una ricerca che fa dell'esperienza diretta del territorio il suo momento
fondante, alla ricerca di tracce e segnali, storie e processi che sfuggono a censimenti
e statistiche, allo sguardo omnicomprensivo del satellite, a tutti quegli strumenti
verticali e verticistici ai quali ormai si affidano senza reticenze aministratori e progettisti.
Tracce che si svelano solo a chi attraversa a piedi il territorio. Dopo cinque
giorni a piedi siamo riemersi da questa campagna esplorativa con appunti, immagini,
stimoli e sensazioni, e abbiamo avuto l'esigenza di fare emergere la trasformazione
semplicemente cercando di individuare quelli che sono i segnali, anche infimi, del
cambiamento, le abbiamo chiamate insorgenze, tracce da seguire per comprendere il
possibile futuro della Campagna Romana.
Quello che presentiamo è il primo tentativo di dar vita a una immagine e ad un immaginario
del nuovo organismo post urbano della Campagna Romana. Una prima
mappa dell'Oltrecittà che faccia percepire agli abitanti e agli amministratori l'inedita
geografia di questa realtà in fieri, che possa aiutarli ad orientarsi nella trasformazione.
La mappa di un nuovo territorio di cui c'è ancora da elaborare diritti e doveri di
cittadinanza, valori e comportamenti da condividere.
Stalker - osservatorionomade (www.osservatorionomade.net) ha iniziato a investigare
le dinamiche dell' ”Oltrecittà”, non solo tra Roma e la Campagna Romana (www.
campagnaromana.net), ma anche tra Bari e la Terra di Bari (www.barilonga.net) e tra
Barcellona e la Catalogna (www.rieresrambles.net). Sono tutti contesti mediterranei
di grande valore ambientale e sottoposti a grandi processi di trasformazione, da cui
oggi si può lanciare la sfida di un diverso modello di sviluppo urbano e di sostenibilità
ambientale.
CAMPAGNAROMANA
www.campagnaromana.net
un progetto di:
Stalker/Osservatorio Nomade
con
Provincia di Roma
Assessorato alle Politiche dell'Agricoltura e
dell'Ambiente
Assessorato alle Politiche Culturali della
Comunicazione e dei Sistemi informatici
cordinamento:
Lorenzo Romito
con: Francesco Careri, Aldo Innocenzi, Peter Lang,
Celeste Nicoletti, Francesca Recchia
comunicazione visiva e Web M. : Pia Livia Di Tardo
archivio fotografico: Laurent Malone
coordinamento delle attività:
Manuela Ferrari, Jaopo Gallico,
Camilla Sanguinetti, Gianluca Tomei
laboratorio: Matteo Carli, Giulio Mari,
Alberto Oss Pegorar, Michele Carpani
ROAMING, oltrecittà
10 - 15 luglio 2006
con il coinvolgimento
delle Università:
La Sapienza-Roma
DIPSU, Roma Tre-Roma
CLAVES, IUAV-Venezia
ELISAVA, Barcellona
UIC-Barcellona
UPC/CCCB-Barcellona
TU-Delft
NJIT-Newark, USA
DE-SCRIVERE
IL TERRITORIO
IN TRASFORMAZIONE
seminario internazionale
23-24 ottobre 2006
in collaborazione con
GNAM Galleria Nazionale d'Arte
Moderna e Società Geografica Italiana
cordinamento:
Gaia Cianfanelli, Camilla Sanguinetti
Hanno partecipato:
23 ottobre presso la Società Geografica
Italiana:
Claudio Cerretti, Sergio Urilli, Fritjof Capra, Tullio
Marcotulli, Corrado Battisti, Lucina
Caravaggi, Cristina Imbroglini, Keti Lelo,Anna
L. Palazzo,Giorgio Pizziolo, Rita Micarelli,
Carlo Cellamare,Luciano De Bonis, Guido
Caldarelli, Francesco Sylos Labini, Giovanni
Sylos Labini, Elena Battaglini
24 ottobre presso la Galleria Nazionale d'Arte
Moderna:
Maria Vittoria Marini Clarelli, Cristiana Collu, Marco Delogu, Laurent Malone,
Celeste Nicoletti, Emiliano Paoletti, Francesco Petrucci, Cesare Pietroiusti,
Bartolomeo Pietromarchi , Antonello Ricci, Paolo Rosa